Le esposizioni sono certamente una bella occasione per ritrovarsi tutti insieme, per far conoscere le varie razze feline al pubblico, per ritrovare gli amici che magari vivono a centinaia di km di distanza, per far fare una bella carriera al proprio gatto.
Ma sono anche molto faticose, sia per gli esseri umani che per i nostri amici, protagonisti di queste lunghissime giornate.

Proprio per questo riteniamo che sia importante che ognuno valuti se il proprio gatto è adatto o meno a “reggere” le lunghe giornate espositive.

Quel che consigliamo di solito è provare a portare il gatto in expo a partire fin da subito con la carriera da cuccioli (dai 3 ai 6 mesi) per rendersi conto come reagisce. Questo dipende ovviamente dall’indole del gatto: ci sono veri e propri “gatti da show” che si sentono a proprio agio, che non si turbano dall’essere maneggiati dai giudici, ma ci sono anche gatti che mal sopportano tutto questo, nei quali è evidente l’ “intolleranza” alla situazione.
In questo secondo caso (e possiamo rendercene conto anche dopo 2 o 3 expo al massimo) è decisamente consigliabile lasciare a casa il micio in questione.

Tutto sommato a lui di avere un “Campione” davanti al nome non gliene
importa niente.

Quindi partecipiamo alle expo e divertiamoci il più possibile, ma facciamo in modo di avere con noi i “gatti adatti”, perché non è giusto veder star male il proprio gatto solo per una nostra soddisfazione personale.

Iscrizione

Per partecipare alle esposizioni i Gatti Norvegesi devono essere muniti di certificato d’origine (pedigree).

Il modulo di iscrizione dovrà essere compilato in ogni sua parte ed inviato alla Segreteria dell’Esposizione. Trattandosi di una manifestazione di bellezza, il gatto dovrà essere spazzolato e toelettato, e lavato se il suo pelo dovessere essere troppo grasso o le parti bianche dovessero avere assunto una sfumatura giallastra.

Sarà inoltre opportuno spuntargli le unghie e applicare un antiparassitario, sia per eliminare eventuali inquilini presenti sia per prevenire possibili infestazioni.

Gabbia

L’organizzazione dell’esposizione mette a disposizione delle gabbie in cui mettere i gatti partecipanti. Ciascuna gabbia misura circa cm. 70x70x70 (la singola) e cm. 70x70x140 (la doppia).

Se si ha un solo gatto iscritto verrà assegnata la gabbia singola, la doppia sarà assegnata per coppia di gatti, oppure, in caso si iscriva un gatto solo, su richiesta e dietro pagamento di una piccola quota extra, da sommarsi a quella di iscrizione.

Con gatti di grossa taglia come i Norvegesi la gabbia doppia presenta molti vantaggi: il micio potrà muoversi meglio per sgranchirsi le zampe, e ci sarà più spazio per gli accessori (lettiera, ciotole, cuccia ecc.).

Arredare la gabbia

Prima di mettere il micio nella gabbia è necessario che questa sia pulita e disinfettata, allo scopo può essere utilizzato un qualsiasi disinfettante detergente il cui odore non sia sgradito al micio.

Una volta compiuta questa operazione la gabbia dovrà essere arredata, sia per appagare l’occhio dei visitatori, sia per rendere il soggiorno in essa più confortevole per il micio.

Occorrente:

  • un plaid o un tappetino per ricoprire il fondo della gabbia, in modo che il gatto non cammini o si sdrai sul metallo;
  • un paio di tendine da applicare ai lati della gabbia, che ne coprano i fianchi metallici;
  • una cuccia nella quale possa rifugiarsi, perché magari è la prima volta e ha un po’ di paura;
  • una cassettina igienica (in commercio ce ne sono di molto piccole che possono essere introdotte agevolmente nella gabbia attraverso l’apertura), completa di lettiera
  • le ciotole per il cibo e l’acqua, tenete conto del fatto che il micio dovrà rimanere in gabbia per circa 10 ore;
  • un po’ del cibo a cui il micio è abituato, evitando, se possibile, il cibo umido;
  • giochini a piacere.

Arriviamo in esposizione

L’orario entro cui bisogna essere presenti in esposizione è scritto sull’invito ed è tassativo.

All’entrata ci si deve presentare al tavolo dell’organizzazione, dove si effettua il pagamento, se non è stato fatto precedentemente, e si ritira una busta che contiene il catalogo dell’esposizione (che è obbligatorio) e il numero assegnato al gatto con l’indicazione del ring in cui si trova la gabbia.

Prima di accedere alla sala in cui si svolgerà l’esposizione il gatto dovrà superare il controllo veterinario.

Il veterinario di servizio verificherà le condizioni generali del gatto in modo da escludere l’eventuale presenza di parassiti, affezioni della pelle o sintomi evidenti di malattia, e prenderà visione del libretto sanitario: al gatto dovrà essere stata praticata la vaccinazione (trivalente) e, se ha superato i cinque mesi di età, dovrà anche essere stato immunizzato contro la rabbia, quest’ultima vaccinazione deve essere stata effettuata da non meno di un mese e da non oltre un anno.

Dopo il controllo veterinario ci si recherà al proprio ring, si arrederà la gabbia con il materiale precedentemente descritto, si introdurrà il micio, e si attenderà (ansiosamente e impazientemente, nonostante tutti i buoni propositi) l’inizio del giudizio.

Il giudizio

Nonostante lo standard del Norvegese sia praticamente identico per qualsiasi associazione (F.I.A.F. – Serenissima Cat Club – A.N.F.I – T.I.C.A. – C.F.A. ecc.), la metodologia con cui il giudizio viene effettuato ha alcune differenze.

Generalmente il gatto viene chiamato da un assessore (l’aiutante del giudice) e il proprietario lo porta personalmente in giudizio (FIAF – Serenissima), oppure potrà essere lo stesso assessore a portarlo in giudizio (ANFI), o ancora verrà chiamato attraverso un microfono e il proprietario dovrà personalmente portarlo e sistemarlo nell’apposita gabbia (TICA – CFA).

In ogni caso al termine del giudizio verrà assegnato un titolo o un punteggio validi ai fini della carriera espositiva del micio.

I gatti possono partecipare alle esposizioni fin da piccoli (addirittura a partire dai 70 giorni di vita in alcune associazioni), ma il campionato vero e proprio inizia quando il gatto diventa adulto (9 o 10 mesi a secondo dei regolamenti delle Associazioni che organizzano l’expo).

I cuccioli non ricevono titoli di campionato, ma certificati di eccellenza (Ex1, Ex2, ecc.) che servono per verificare le potenzialità del nostro futuro campione: se il cucciolo si qualificherà sempre Ex1 o addirittura otterrà Nomination e Best di Varietà, ci sono buone probabilità che anche da adulto possa aspirare a una carriera da campione.

Si torna a casa

É buona norma fare al gatto un bagno antifungino per metterlo al riparo da qualsiasi sgradita sorpresa, oppure passarlo con un buon antimicotico.

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